Patti chiari, inimicizia lunga

24.01.2015 11:23

Patti chiari, inimicizia lunga 

Vendola e Civati hanno proposto al M5S di arrivare ad un nome condiviso come candidato al Quirinale. Un patto alla luce del sole, non come il Nazareno. Si tratta degli stessi soggetti che hanno sostenuto Rodotà, cioè il candidato 5 Stelle, alle ultime votazioni per il Quirinale. Potrebbe essere una bella occasione per proporre un nome che davvero ridia credibilità alla politica, che venga dal basso; con un po’ di bravura si potrebbe persino attirare un po’ di scontenti dentro il PD e aumentare il bacino di voti. Ma soprattutto sarebbe un segnale chiaro: una alternativa è possibile, praticabile e non siamo condannati ai patti segreti Renzi- Berlusconi. Cosa c’è di sbagliato in tutto questo? Qualcosa deve esserci perché il M5S non ci sta. Roberto Fico ha detto che loro lo sanno bene che SEL fa solo giochi di Palazzo e che aspettano i nomi da Renzi. Scusate, non ho capito bene. Dunque SEL fa solo giochi di Palazzo e quindi la proposta di scegliere un* candidat* insieme va rifiutata, invece con Renzi, che giochi di Palazzo non è fa, evidentemente, va bene discutere. Spesso i ragionamenti a 5 stelle mi risultano complicati, oscuri, ma questa volta è davvero troppo per uno limitato come me. A meno che la questione non sia tutta politica, come a me sembra. Il M5S sembra avere la grossa preoccupazione di non confondersi in nessun modo con le sinistre. Certo lo so che dicono di essere un movimento al di là della sinistra e della destra, una delle ragioni per cui non li voterò mai; tuttavia, mentre il distanziarsi dalle sinistre sembra una priorità assoluta, hanno dimostrato meno intransigenza con le destre. Non voglio citare casi singoli e le dichiarazioni di Grillo su CasaPound, perché tanto sicuramente mi si direbbe che sono battute, che la stampa asservita le manipola ecc. ecc. Ma la scelta al parlamento europeo mi pare invece una cosa un po’ meno aleatoria e davvero difficile da confutare. Il M5S non ha neppure discusso la possibilità di sedere con la GUE, ad esempio, ha scartato i Verdi, e alla fine ha stretto una alleanza con UPIK. Anche il voto a cui è stata chiamata la rete era piuttosto limitato e tradiva un orientamento già preso (cosa per altro denunciata da tant* dello stesso M5S). Insomma se ti dico che puoi scegliere tra mangiare la minestra o digiunare, non sono sicuro che stia dando davvero la possibilità di scegliere. Ora, come ho ripetuto tante volte, a me invece piacerebbe un M5S che dialogasse con la sinistra, in modo critico, originale, post-ideologico, non subalterno ecc. Credo che le sinistre avrebbero da guadagnare da un M5S così. Tuttavia questi sono solo i desideri di un vecchio post-comunista, che crede ancora nella giustizia sociale, che pensa che la lotta di classe sia viva e vegeta, e solo che la stanno vincendo i ricchi, che ancora sogna che una società più giusta sia possibile. Insomma, non sta scritto da nessuna parte che il M5S debba condividere i sogni miei o di quell* come me. Tuttavia, vorrei fare due osservazioni:

  1. il patto per candidare una persona decente al Quirinale non è esattamente un progetto politico di governo. Almeno così mi pare, altrimenti la disponibilità a vedere le proposte di Renzi, significherebbe che il M5S è disponibile a un progetto di governo con questo PD, e credo non sia il caso. Dunque l’ostinazione del direttorio M5S a non discutere neppure con Vendola e Civati significa qualcosa di più. Evidentemente la spinta anti sinistra della leadership è così importante e forte da anteporla a qualunque altra questione.
  2. Sia chiaro, marcare una identità alternativa alle sinistre non è che sia un crimine in democrazia. Il M5S è libero di fare le scelte identitarie che crede. Però da un movimento che vuole cambiare il modo di fare politica, che rompe con i rituali falsi, ecc. mi sarei aspettato un po’ di sincerità e non giochetti e discorsi incomprensibili (tipo SEL fa i giochi di Palazzo quindi parliamo con Renzi, quello di erricostaisereno). Non sarebbe meglio che il direttorio dicesse chiaramente: “noi con Vendola e Civati non discutiamo perché non vogliamo in nessun modo mischiarci alla sinistra. Non lo abbiamo fatto in Europa, non lo vogliamo fare qui. Anche solo discutere per un nome al Quirinale è per noi troppo. Meglio trattare con Renzi”. Lo so, sarebbe un po’ forte, magari troppo chiaro. Secondo me il M5S potrebbe perdere qualche elettore, anche se certo rafforzerebbe il suo elettorato di destra. Ma almeno sarebbe nuovo e in linea con quello che il M5S ha sempre detto di fare: rinnovare la politica e parlare chiaro agli elettori.

Peccato per noi. Un’altra occasione buttata via.