Insultologia

18.05.2014 21:07

 

Chi offende chi?

Grillo si é arrabbiato con Schulz; secondo lui non dovrebbe permettersi di insultarlo perchè insultare lui significa insultare 10 milioni di italiani/e che votano il Movimento 5 stelle.

Devo dire che sono d’accordo con Grillo, come spesso mi capita. Insultare lui significa insultare anche militant@, elettor@ ecc. Bisogna avere rispetto, ha ragione Grillo anche per gli/le avversar@ politici. L’insulto non colpisce un@ ma tant@ e non porta niente di buono. Bravissimo Beppe. Ora non resta che chiedersi: questa regola aurea si applica anche a lui, oppure solo agli altr@? Mi posso sbagliare ma a me pare che Grillo non abbia mai nostrato particolare attenzione a non insultare gli avversari politici. E non ha mai fatto attenzione a evitare di offendere le migliaia di cittadin@/militanti che credono in quacun@ che non sia lui. Vale la pena di ricordare il disprezzo con cui ha parlato delle primarie del centro-sinistra, ad esempio?

La questione non è tanto beccare Beppe in castagna (ha detto la cosa sbagliata), perchè la politica non é un quiz e spesso si vince proprio dicendo la cosa sbagliata. Il problema è che cosa è questa nuova politica che Beppe propone. So che il movimento di Grillo ha una grande considerazione dell’onestá e della parola data. Ma l’onestà non é solo non rubare. Si può dire una cosa come quella che Grillo ha detto su Schulz senza bisogno di dire nulla su cosa uno ha fatto fino a un secondo prima? Non trovate che questa sia una delle peggiori malattie della politica italiana? Per me la nuova politica dovrebbe essere anche questa onestá qui. Se uno dice che offendendo un leader si offendono i milioni di elettor@ che lo votano dovrebbe per esempio chiedere scusa per tutte le volte che lo ha fatto lui. Qualcuno di voi si ricorda un@ politic@ italian@ che chiede scusa in pubblico? Io no. Ecco questa per me sarebbe la nuova politica. Grillo potrebbe dire cha ha cambiato idea sulla questione e chiedere scusa ai milioni di elettor@ che ha insultato lui, tante volte. Oppure magari non c’è problema, l’insulto è discorso politico con altri (poveri) mezzi, ma allora dovrebbe evitare di usare questo argomento nei confronti di Schulz.

Personamente, invece, credo che gli insulti non sono mai una bella cosa, nella vita e in politica. Non tanto perchè sono bene educato ma perchè credo siano violenti (il passo tra negare ogni dignità all’avversari@ e attaccarlo fisicamente è molto breve) e non argomentano nulla. Specie quando si parla ad una folla bisognerebbe essere molto attent@ ai messaggi che si trasmettono.

Grillo è il teorico dell’insulto. Ha trasformato il vaffanculo in uno slogan politico. Come ho detto, mi sembra una cosa pessima e sarei portato a pensare che tolga voti al Movimento 5 Stelle ma ho paura di sbagliarmi (non sono un animale da palcoscenico e non dico/faccio cose solo perchè piacciono alla maggioranza delle persone). Ma al di là di questo, per me la nuova politica sarebbe evitare questo modo di fare per cui si dice una cosa e se ne fa un’altra (Schultz non deve offendere, ma io si).

Questo a meno che la situazione non sia molto più grave di quello che penso. Ovvero che per Grillo lui e i/le suoi elettor@ sono gli/le unic@ che non meritano di essere offes@, mentre gli/le altr@ invece si meritano tutti i suoi insulti. Permettemi di dire, però, che anche in questo caso non é che si tratti di roba proprio nuova: Rosi Bindi era una donna brutta, gli elettori di sinistra coglioni, e via declinando. Non cito le offese fasciste agli avversari perchè mi rendo conto bene della differenza tra mandare a fare in culo e mandare al confino o peggio. Questo imbarbarimento della politica non è una grande novitá grillesca; era giá qua. Ma siamo proprio sicuri che andava celebrata e portata all’ennesima potenza?

Marco Armiero

P:S:

Ora qualcun@ dirà che difendo Schulz perché sono pagato/militante/cliente/ecc. del PD. Invece no. Non voteró Schulz. Come non voto PD.