Il gioco del gambero

31.05.2013 17:42

Prima insulti e poi passi indietro. Questa strategia la ho già vista e non mi piaceva prima e non mi piace adesso. Nel merito l'idea che Rodotà dovesse telefonare a Grillo invece di aprire un dibattito pubblico mi pare per una volta una dichiarazione coerente che esplicita un'idea del M5S: Grillo è il proprietario del movimento e quindi se c'è qualcosa che non va, si telefona a lui (questo perchè era solo il portavoce, e se era il leader...?). Sulla questione che Rodotà possa coagulare una parte di sinistra del movimento, non capisco dove sia il problema. In ogni movimento politico, soprattutto se parlamentare, ci sono aree diverse. Come dopo le elezioni, uno come me può solo auspicare che ci sia un dibattito democratico e magari sereno dentro il movimento e che trovino loro la soluzione. Il M5S può procedere con le epurazioni, le purghe, provare a trovare una mediazione tra anime diverse, avere una maggioranza e minoranza, dividersi di comune accordo ecc. ecc. Faccia quello che ritiene giusto e sa fare. Magari si potrebbe sperare che le scelte le faccia il movimento e non una sola persona magari dettando la linea o dando la buona uscita con un post. Ma questa, ovviamente, è il mio modo di intendere la partecipazione e la politica. Comunque sia, mi pare molto interessante questa idea di Grillo che il M5S non è il soccorso rosso di Vendola e Civati; mi piacerebbe farmi spiegare cosa intende. A parte la evidente e rabbiosa antipatia per la sinistra, si conferma la incapacità di Grillo di immaginare alleanze per realizzare il cambiamento. Vendola ha votato Ro-Do-Tà e non mi pare che le praterie promesse si siano materializzate. Grillo ha paura di fare egemonia, se i suoi temi diventano comuni con altri/e, preferisce scappare. Cosa ci sarebbe di male se il M5S parlasse con Vendola e Civati sul reddito di cittadinanza, sulla legge elettorale,  le spese militari, ecc.?  Certo si tratterebbe di parlare, magari di ascoltare qualche volta, di criticare senza negare dignità, di andare al di là della contrapposizione noi contro tutti.